Dislocata in alcune porzioni della villa reale, in gran parte attualmente sotto restauro, questa biennale Italia - Cina è sicuramente una mostra da visitare, istruttiva anche per quanto riguarda le potenzialità che la villa potrebbe avere, in futuro.
Le sale, riccamente decorate, offrono una location esteticamente accogliente per l'arte contemporanea e ottime possibilità di giocare con accostamenti e contrasti.
In parte la mostra è ospitata nelle sale del primo piano nobile, in parte nel "serrone"; una installazione è nella cappella reale e una nel giardino; altre opere, installazioni e sculture, sono all'esterno, di fronte alla Villa.
All'interno è proibito fare foto.
Partecipano 120 artisti, italiani o cinesi, presenti ciascuno con un'opera.
Tra le opere e artisti segnalo, in particolare:
l'elegante video Eternal di Wang Zhipeng , in cui l'autore gioca con l'ideogramma cinese che significa "eternità" ("yong"), una delle cui particolarità è comprendere tutti i tipi di pennellata usati nella calligrafia.
C'è Aron Demetz, con una donna in legno scolpito ricoperto di resina, opera senza titolo.
Spettacolare l'installazione della artista cinese Chiu Yu-Wen, una "campana" di tessuto ricoperta di carta bianca, appesa al soffitto e alta nove metri, moltiplicata da uno specchio posto a terra, intitolata "the proliferation plans of water girl /nest".
Di bell'effetto la scultura - installazione "vanity", di Carlo Pasini, o il dipinto "abissale" di Fulvio di Piazza, visionari il polittico di Pierluigi Pusole "experiment", che accosta immagini che evocano paesaggi ad altre che hanno la forma di cellule, o il quadro digitale "plants" di Giacomo Costa.
Carino il dragone fatto con dei reggiseni al posto delle scaglie: titolo Skin Change, artista Sun Jaxin.
Nel Serrone tra gli altri c'è Giuseppe Maraniello con una grande scultura in bronzo intitolata "In-Es", Willy Verginer, altro scultore del legno di Ortisei, "don Quixote into wonderland", scultura in rame dell'artista cinese Yan Shilin...
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