L'accostamento con il luogo e le opere della collezione è immediato, facile da cogliere e armonioso... le sculture di Penone, in alcune stanze e nel giardino, rafforzano la percezione del legame tra la villa e la natura circostante. Sembra che il sortilegio che trasforma in albero la Dafne di Bernini si sia esteso a tutto il museo.
Suggestione
finestra sulle arti visive, osservazioni occasionali.
Your favourite collection of artistic suggestions.
Un pò arte, un pò eventi, cose note e cose meno. Suggerimenti o fonti di ispirazione.
Un pò arte, un pò eventi, cose note e cose meno. Suggerimenti o fonti di ispirazione.
mercoledì 15 marzo 2023
Giuseppe Penone ospite a Villa Borghese
Apre in questi giorni la mostra di Penone all'interno del museo di Villa Borghese.
venerdì 10 marzo 2023
Gao Bo. Mostra a Venezia
Galleria IN’EI
Sestiere San Polo 1100, Venezia
l'apertura, con una performance dell'artista, sabato 11 marzo 2023
mercoledì 8 marzo 2023
mercoledì 21 luglio 2021
Lambro before Christ
Questo posto è a Ponte Lambro ( in provincia di Como): è una gola all'imbocco della valle che porta ad Asso e Canzo.
Uno dei fiumi più inquinati d'italia, almeno fino a pochi anni fa, qui è limpidissimo e ricco di pesci. Il posto è stupendo, ombreggiato ma filtra abbondantemente la luce. L'acqua nelle pozze (forse si vede), assume sfumature che si andrebbero a cercare in valli alpine incontaminate o nel mare di isole in pieno Mediterraneo. Non so se è balneabile (potrebbero anche esserci batteri, visti i vari paesi che il fiume attraversa a monte), ma non lo fosse un angolo simile meriterebbe ogni sforzo perchè lo diventi.
domenica 14 marzo 2021
giovedì 25 febbraio 2021
Visioni e gestualità: la magia del bozzetto in Tiepolo
Della mostra su Giambattista Tiepolo attualmente in corso alle Gallerie d'Italia (che non posso fare a meno di consigliare, vista anche la scarsità di esposizioni visitabili a Milano)
vorrei condividere in particolare le immagini di quest'opera, un bozzetto ad olio su tela di un "Apollo tra gli dei dell'Olimpo", circa del 1739 (dal museo Kimbell di Fort Worth). La meraviglia di questo (relativamente) piccolo capolavoro consiste da una parte nella fantasia effervescente dell'artista, che fa emergere, da un fondo dorato, un groviglio di invenzioni nel quale ci si può perdere come in un racconto senza fine, dall'altra nella freschezza pittorica: il disegno, accennato e immediato, è un segno veloce e finissimo e si associa ad una modulazione sensibilissima delle tonalità cromatiche. Questi caratteri sono propri del moderno, ma anche del classico... mi portano ancora una volta ad ammirare l'apparente atemporalità delle opere in cui domina l'elemento gestuale, come vi si potesse trovare un linguaggio, a monte dello stile, che accomuna gli artisti di epoche diverse.
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